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Presentazione dei lavori extracurriculari raccolti nel testo

La donna nel cinema e nella storia”.

A cura della prof.ssa Maria Grazia Riveruzzi



Un saluto a tutti/e i presenti, studenti/sse e professori/sse che con entusiasmo e con curiosità hanno accolto il nostro invito a partecipare ad un confronto – dibattito con le nostre gentili ospiti e relatrici, la prof.ssa Renata Ciaccio ,docente universitaria di storia e la giornalista nonche’ critica cinematografica Silvana Silvestri. Ad entrambe  do un caloroso benvenuto .

Protagonisti/e del lavoro didattico-sperimentale  che sarà presentato , sono gli studenti/sse della 5°B del Liceo scientifico di Soverato  che nell’arco di quasi due anni scolastici hanno portato a termine il progetto pluridisciplinare  .

Detto questo, devo fare una premessa:

Le attività di cineforum, promosse dalla Biblioteca delle donne di Soverato nelle scuole medie superiori , mi hanno suggerito come insegnante di storia e di filosofia nel Liceo scientifico di Soverato di inserire nella programmazione didattica della classe 4°B, nell’anno scolastico 1999/ 2000, un progetto extracurriculare intitolato “Cinema donna storia”. Il progetto è riferito alla promozione alle pari opportunità di ragazze e ragazzi, al fine di rimuovere gli stereotipi di ruolo e di creare relazioni di genere .

E’ conoscenza acquisita che la maggior parte delle informazioni che i giovani elaborano nella loro visione del mondo, proviene dai mass-media .

Pertanto la sperimentazione didattica ha inteso intervenire in questo processo permanente di apprendimento e di formazione della personalità, offrendo nuovi stimoli e nuovi linguaggi per interpretare il presente  alla luce del passato e facendo oggetto di studio il cinema come espressione del momento più avanzata della produzione del “ visibile”.

La metodologia da me individuata ha previsto un ciclo di letture  filmiche,  guidate da schede di orientamento fornite dalla Biblioteca delle donne , al fine di consentire ai /lle ragazzi/zze di confrontarsi con le immagini , di conoscere i meccanismi di produzione, di acquisire un’elaborazione critica del Reale attraverso l’esperienza del “ Virtuale”.

La produzione cinematografica opportunamente selezionata secondo i programmi ministeriali di storia previsti per il triennio , ha offerto agli studenti/sse l’occasione di rileggere la storia, di ripensare la storia come storia sessuata  , abitata e agita dai due generi, maschile e femminile.  E così è stato per la letteratura, l’arte e la cultura in generale. Le informazioni venivano interpretate secondo l’ottica della pedagogia della differenza, che valorizza l’esperienza  e la soggettività femminili , rinnovando la ricerca e trasformando le categorie interpretative delle discipline curriculari tout-court .



Con queste finalità è stata avviata la sperimentazione didattica del cineforum che ha privilegiato lo studio delle figure femminili nel cinema e nella storia in modo da stimolare una serie di riflessioni proprio sulla rappresentazione della donna nell’immaginario collettivo offerto dai diversi linguaggi di comunicazione (cinema , teatro , iconografie, testi storici e letterari ).

La visione dei film e le schede di orientamento sono state utilizzate dagli studenti/sse come strumenti per costruire centri d’interesse e momenti di discussione.

Sono stati successivamente organizzati gruppi di lavoro per la ricerca e l’approfondimento dei percorsi tematici a carattere storico, focalizzati durante i dibattiti in classe .

- Shakespeare  in love: Immagine di Lei nel teatro del 16° e 17° secolo .

- Storia di una capinera: dal chiostro alla lotta politica .

- Anna Karenyna: il doppio volto della morale nella società borghese dell’Ottocento .

- La donna del tenente francese: la lotta per la cittadinanza femminile tra l’Ottocento e il Novecento .

La rielaborazione scritta in un unico testo e la riproduzione multimediale in cd  del lavoro dal titolo “Cinema, donna e storia“ è avvenuta durante l’anno scolastico 2000/2001 grazie alla collaborazione dell’art. director prof. Raffaele Ranieri .

Tutta la prima fase del lavoro si è svolta nella Biblioteca delle donne, dove  sono avvenute le proiezioni dei film e dove i

 ragazzi hanno potuto fruire di testi storici al femminile, dei saggi delle storiche  e confrontarli  con i manuali tradizionali di storia dove non c’è memoria femminile .

Vedere nei film e leggere nei testi le “gesta” delle donne, ha significato recuperarne la memoria, ricostruirne l’identità, mettendo a confronto diversi stili di lettura, periodi e momenti di storia con l’ausilio di una produzione cinematografica più o meno fedele .

Per quanto riguarda i ragazzi/zze, il dato centrale è lo “spostamento” della posizione da fruitori passivi a quella di soggetti critici del sapere tradizionale e il passaggio dal sapere al saper fare. I ragazzi e le ragazze sono intervenuti con le loro idee, con la loro spontaneità e con autonomia operativa.

Hanno imparato ad orientarsi tra gli archivi della Biblioteca, a scegliere tra i numerosi libri quelli utili alla loro ricerca; si sono esercitati nella scrittura multimediale e, guidati correttamente, hanno navigato su internet per ricavare immagini e informazioni.

Questa esperienza extracurriculare ha creato un nuovo rapporto tra insegnanti e alunni/e: una sinergia d’intenti e una rete di relazioni positive che hanno consentito di superare le barriere gerarchiche e i ruoli ingessati di una scuola tradizionale e burocratica  e di viverla con agio.

La seconda fase, caratterizzata dalla riproduzione multimediale dei lavori di gruppo, si è svolta nei laboratori del Liceo scientifico , dove gli studenti/ sse hanno fruito degli strumenti e della competenza informatica del docente di matematica, prof. Raffaele Ranieri, che ringrazio sentitamente per la perizia e la dedizione con cui ci ha accompagnati al traguardo finale.

Un ringraziamento particolare al preside Pagano che ha apprezzato talmente il progetto e la sua realizzazione da volerlo pubblicare.

Ringrazio, anche a nome della mia classe , le amiche-socie della Biblioteca, in particolare la coordinatrice Marisa Rotiroti, per averci affabilmente accolto mettendo a nostra disposizione il luogo e i materiali per la ricerca .

Soverato 02/Marzo 2001

Scuola media “ Ugo Foscolo”





 
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